Auto elettriche: un progetto sul riciclo delle batterie

Dalla Norvegia è in arrivo la prima fabbrica in Europa che si occuperà del riciclo delle batterie delle auto elettriche ; la novità avrà un grande impatto sull’economia mondiale e contribuirà certamente al cambiamento che sta avvenendo in questi mesi portando di fatto, l’ecomobilità a diventare sempre più “mainstream”.

Riciclo delle batterie auto elettriche made in Norvegia

La Norvegia è da sempre una delle Nazioni dove il mercato delle auto elettriche è fiorente e presente; i dati che emergono dalle ricerche mostrano infatti come un cliente su due acquista una vettura elettrica ad emissioni zero. A fronte di una domanda sempre più crescente, l’azienda denominata “Hydro Volt” – società creata dalla fusione di Hydrovolt e Northvolt – costruirà una fabbrica dedicata al riciclo delle batterie dei mezzi elettrici.

L’impianto sorgerà a Fredrikstad e sarà realizzato nel 2021; se il progetto decollerà si partirà con la creazione di un secondo plesso in Svezia nel 2022, precisamente a Skelleftea, dalle dimensioni ancor più imponenti. Il progetto viene supportato dall’Unione Europea e da Volkswagen, le quali hanno investito – rispettivamente – 350 milioni di euro appartenenti ai fondi della comunità e 900 milioni di euro.

Come funzionerà l’impianto?

All’interno della Norvegia le auto elettriche sono di uso comune; mentre in altre parti del mondo sono state viste con scetticismo – e soltanto nell’ultimo periodo si guarda al mercato con interesse – il Paese scandinavo è in prima linea nel processo di elettrificazione dei propri veicoli. La decisione di realizzare un impianto era solo una mera questione di tempo. In prima battuta, le batterie che verranno riciclate proverranno esclusivamente da quelle utilizzate nelle città norvegesi. In seguito, con la creazione dell’impianto secondario, si procederà ad un’espansione che riguardi il resto dell’Europa.

La fabbrica sarà pensata per progettare, distruggere e smistare oltre 8000 tonnellate di batterie, così da recuperare alluminio e massa nera , la quale a sua volta, è costituita da nichel, cobalto, manganese e litio.

Una sfida ambiziosa quella della Hydro Volt, ma che, se darà i frutti sperati, avrà un grosso impatto sull’ambiente.

Electron: una proposta per la ricarica smart

Se da un lato troviamo lo smaltimento delle batterie intelligente, dall’altro troviamo la proposta di Electron Wireless circa l’elettrificazione delle strade, affinché la ricarica possa avvenire durante l’utilizzo stesso.

Si parla di una ricarica automatica durante il movimento; questa è l’idea della compagnia made in Israel Electron Wireless, che mira a rivoluzionare il mercato. Come funziona?

Il meccanismo alla base è semplice: con l’installazione di una serie di bobine a pochi cm sotto l’asfalto, si potrà garantire una ricarica per induzione; ovviamente è necessario creare dei mezzi modificati e adattabili al sistema compatibile. I primi test sono previsti a Tel Aviv nei prossimi mesi, salvo poi spostarsi a Gotland , un’isola svedese; qui verranno istallate bobine sotto la carreggiata per un percorso di 4 km.

Se la proposta di Hydro Volt dovesse funzionare e l’idea di Electron anche, potremmo assistere alla prima vera grande rivoluzione industriale nel settore dell’automotive degli ultimi anni.

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05 06 2020
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