Batterie elettriche: il brevetto innovativo per la next-gen

Sembra che, per il futuro dell'industria automobilistica, si parli di batterie elettriche in vetro per avere la tanto agognata rivoluzione; il prototipo funzionante è stato ideato da Gooenough.
Sembra che, per il futuro dell'industria automobilistica, si parli di batterie elettriche in vetro per avere la tanto agognata rivoluzione; il prototipo funzionante è stato ideato da Gooenough.

Finalmente sembra essere trapelato il brevetto innovativo che potrebbe rivoluzionare il mondo delle auto elettriche. Stiamo parlando delle nuove batterie   più performanti, più durevoli e resistenti nel tempo. Di fatto, i veicoli EV diventano sempre più frequenti nelle nostre strade e i costruttori di auto cercano nuovi metodi per quanto concerne le forme di alimentazione delle auto a zero emissioni.

Batterie al vetro per il futuro delle auto elettriche

Di fatto, si sta lavorando duramente per avere dei motori sempre più efficienti dal punto di vista energetico, in grado di ottimizzare e massimizzare l’energia e i consumi. Sicuramente con Tesla abbiamo avuto un primo assaggio delle future novità e sembra che quella designata da Elon Musk sia la miglior soluzione mai presentata finora.

Sì, la miglior idea ma per poco, visto che vi sono tante compagnie che stanno lavorando per trovare nuove alternative che siano in grado di coniugare i costi di produzione, la densità energetica e molto altro ancora. Di fatto, il problema è che le auto a corrente costano molto di più di quelle endotermiche per via delle batterie di grandi dimensioni presenti sotto la scocca. Per tale motivo, se si riducono i costi di sviluppo, si possono ridurre anche i costi per il consumatore.

Qual è la soluzione?

Attenzione: i tentativi finora sono stati numerosi, anche da parte di Tesla. Ma, al momento si nota come il team di Goodenough abbia studiato la batteria in vetro. Se il nome vi è nuovo, sappiate che si tratta di colui che ha vinto il Nobel per la chimica e ha ideato le batterie agli ioni di litio assieme a Whittingham e Yoshino. Ecco perché, se l’uomo ha pensato qualcosa, c’è da ben sperare. Ricordiamo che la prima batteria di vetro l’abbiamo vista nel 2017 e sembra presentare alcuni punti chiave molto interessanti. Uno fra tutti, la grande densità energetica, ma non solo. Menzioniamo la capacità di caricarsi in pochissimo tempo. That’s it. Inoltre sembra che sul fronte dell’autonomia si parli di 1600 km con una singola carica : un record assoluto, grazie anche ai tempi di ricarica ultra-rapidi e ai sistemi non infiammabili. Al momento si tratta di una scoperta e di una tecnologia limitata, ma non ci sono piani per una commercializzazione nell’immediato.

Sicuramente è questa la direzione da perseguire. John Goodenough ha detto a tal proposito:

L’obiettivo è creare batterie di vetro in grado di conservare una grande quantità di energia. Quando i problemi ai catodi saranno risolti, saremo pronti per produrre celle su larga scala, sono certo che ci riusciremo. Poi la palla passerà ai produttori ma è solo questione di tempo. Non ho interesse a fare sviluppo, non voglio fare affari, a 98 anni i soldi sono l’ultima cosa che mi servono.

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15 12 2020
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