Coronavirus: le regole per la mobilità con l'ultimo DPCM

Vediamo insieme quali sono le normative anti-Coronavirus per regolamentare la mobilità e gli spostamenti dopo la pubblicazione dell'ultimo DPCM emanato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 4 novembre.
Vediamo insieme quali sono le normative anti-Coronavirus per regolamentare la mobilità e gli spostamenti dopo la pubblicazione dell'ultimo DPCM emanato dal premier Giuseppe Conte lo scorso 4 novembre.

Dallo scorso venerdì 6 novembre sono partite le nuove normative presenti nell’ultimo DPCM firmato dal premier Giuseppe Conte, volte a contenere i contagi da CoVid-19 su tutto il territorio nazionale. L’Italia si trova divisa in tre livelli, con regioni gialle, arancioni, rosse a seconda della situazione sanitaria. Con l’ultimo decreto adesso si cerca di arginare ulteriormente la problematica, applicando rigide e severe restrizioni provvisorie che limiteranno la mobilità delle persone , così come la quotidianità dei cittadini, almeno fino al 3 dicembre.

Coronavirus: cosa si può fare con la mobilità limitata?

Partiamo dalle restrizioni: di fatto, nelle aree gialle non ce ne sono, ma vi è solo una raccomandazione di non spostarsi se non per importanti motivazioni. Nelle aree arancioni invece, non si si può spostare fra diversi Comuni e in più vi sono le serrande chiuse sia per i bar che per i ristoranti. Anche qui, il Governo raccomanda (ma non vieta) di contingentare gli spostamenti a piedi, con i propri mezzi o con i mezzi publici in qualsiasi orario . Ovviamente, il coprifuoco vige dalle ore 22:00 fino alle 05:0 del mattino ed è valido in tutta Italia. Ad ogni modo, si può scaricare l’intero modulo dal portale del Ministero dell’Interno.

Nella zone rosse invece, serve l’autocertificazione per muoversi. Qui è vietato ogni spostamento, anche all’interno della propria abitazione e in qualsiasi orario. Gli unici motivi per cui ci si può spostare sono legati alla spese, all’andare in farmacia, dal medico o per portare i figli a scuola. Inoltre, sono vietati gli spostamenti fra le diverse Regioni.

In auto vige l’obbligo di mascherina fra persone non conviventi. Di fatto, sui sedili anteriori si può sedere solo il guidatore (con mascherina) e sui sedili posteriori invece, solo due persone, anch’esse con mascherina. in caso di controllo e in caso di mancata osservazione della disposizione, si prevedono multe che vanno dai 400 ai 1000 euro.

Sui mezzi pubblici la capienza totale scende al 50%, al fine di evitare assembramenti e code. I camion e i mezzi pesanti possono circolare per lavoro liberare, previa autocertificazioni.

Infine, restano consentiti i corsi e le prove teoriche e/o pratiche per la patente negli uffici della Motorizzazione, nelle scuole guida e resteranno aperti i concessionari e i gommisti , anche nelle zone rosse.

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09 11 2020
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