Coronavirus: quali sono gli spostamenti consentiti?

Il nuovo decreto firmato ieri da Giuseppe Conte ha esteso i divieti di spostamento in tutta Italia. Vediamo nel dettaglio quali sono i casi in cui è consentito mettersi in viaggio.
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Il nuovo decreto firmato ieri da Giuseppe Conte ha esteso i divieti di spostamento in tutta Italia. Vediamo nel dettaglio quali sono i casi in cui è consentito mettersi in viaggio.

L’Italia si ferma. Così ha deciso il Governo nella serata di ieri per cercare di contrastare la sempre più rapida e drammatica diffusione del coronavirus e, soprattutto, per tentare di far comprendere ai tanti, troppi, italiani ancora indecisi che non è più il momento di sottovalutare la gravità della situazione.

Il numero sempre crescente di contagi sta portando al collasso le strutture ospedaliere del nord Italia e per evitare che il nostro sistema sanitario crolli del tutto si è reso obbligatorio estendere i divieti già adottati con il decreto dell’8 marzo a tutto il territorio senza più alcuna distinzione.

Coronavirus: gli spostamenti per condizioni di necessità

Le restrizioni imposte dal governo vietano categoricamente tutti gli spostamenti ingiustificati. Per contenere la diffusione del coronavirus si è così imposto all’intera popolazione di restare a casa a meno di motivazioni valide che dovranno essere giustificate tramite autocertificazione.

Tra queste motivazioni, quali motivi di lavoro, di salute e rientro presso la propria residenza, il decreto prevede anche le condizioni di necessità. Una definizione vaga che potrebbe dar luogo ad interpretazioni estensive che finirebbero con l’annullare le finalità del decreto.

Per evitare di mettersi in viaggio e rischiare di esporsi anche alle sanzioni previste è bene avere presente quali siano le condizioni di necessità.

Uno dei casi in cui gli spostamenti sono consentiti riguarda la possibilità di recarsi dai propri familiari non autosufficienti per prestare loro assistenza. Questo è uno dei pochi motivi che consente ai parenti di potersi mettere in auto per raggiungere l’abitazione dei genitori. Ricordatevi però che questa categoria di soggetti è particolarmente a rischio, quindi prendete tutte le precauzioni necessarie.

Coronavirus: gli altri spostamenti consentiti

Dalla mattina del 10 marzo chiunque avrà la necessità di spostarsi da un Comune all’altro dovrà avere una giustificazione e presentare una autocertificazione per il controllo.

Il governo Conte ha voluto tutelare i cittadini che non hanno la possibilità di lavorare da casa tramite smart working includendo nel decreto la possibilità di circolare solo per comprovate esigenze lavorative.

Per evitare di incorrere in sanzioni sarà necessario stampare il modulo dell’autocertificazione, o copiarlo qualora non si sia in possesso di una stampante, compilarlo ed esibirlo ai controlli. Se si compie sempre lo stesso tragitto si può utilizzare un unico modulo specificando che si tratta di un impegno a cadenza fissa.

Analogamente con il decreto del Governo non è stato interrotta né la circolazione delle merci né il trasporto pubblico.

E’ sempre garantito lo spostamento per motivi sanitari, così come è garantita la possibilità di recarsi al supermercato per fare la spesa. Onde evitare il ripetersi di assurde scene di panico viste nel corso della serata di ieri, è bene ricordare che il transito delle merci non è stato assolutamente sospeso, quindi i supermercati verranno regolarmente riforniti.

 

 

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10 03 2020
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