Fase 2: ecco i chiarimenti per recarsi a lavoro in auto

Il Governo è intervenuto per chiarire i dubbi circa la possibilità di farsi accompagnare a lavoro da un congiunto nella Fase 2. Si può fare ma è necessario avere con sé l'autocertificazione.
Il Governo è intervenuto per chiarire i dubbi circa la possibilità di farsi accompagnare a lavoro da un congiunto nella Fase 2. Si può fare ma è necessario avere con sé l'autocertificazione.

Già dal 4 maggio il nostro Paese è entrata in quella che è stata definita Fase 2, ossia il momento nel quale molte restrizioni adottate dai primi di marzo sono state allentate.

Purtroppo nella conferenza stampa indetta dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non sono stati chiariti numerosi dubbi e si è così reso necessario l’intervento del Ministero dell’Interno, tramite una apposita sezione del sito istituzionale, per fare chiarezza.

Fase 2: sì al passaggio per andare a lavoro

Tra le incognite che hanno caratterizzato la Fase 2 la possibilità di farsi accompagnare a lavoro da un familiare ha creato molta confusione.

Se, infatti, gli spostamenti consentiti anche dal 4 maggio sono stati quelli per motivi di necessità, salute, lavoro e visite ai congiunti, inizialmente non era stato chiarito se la possibilità di recarsi a lavoro in auto facendosi accompagnare da un familiare fosse possibile o meno.

Il chiarimento è giunto nella sezione FAQ del sito del Ministero dell’Interno e lo riportiamo per intero: “Nel caso in cui non si disponga di un mezzo privato ovvero non si abbia la patente di guida o non si sia autosufficienti è consentito farsi accompagnare da un parente o una persona incaricata di tale trasporto da e verso la propria abitazione, anche tenuto conto dell’esigenza di limitare quanto più possibile l’utilizzo di mezzi pubblici e comunque nel rispetto di quanto previsto per l’utilizzo dei mezzi privati” .

Nel rispetto di tali condizioni, anche lo spostamento dell’accompagnatore è giustificato. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, così come la condizione di convivenza tra gli occupanti il veicolo, in caso di eventuali controlli, possono essere fornite nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione, ove l’agente operante ne faccia richiesta“.

Questa possibilità, dunque, è giustificata solo nel caso in cui non si disponga di una vettura, non si abbia la patente o non si sia autosufficienti, ed in caso di controllo da parte degli agenti sarà necessario produrre l’autocertificazione.

Il nostro consiglio, qualora vi troviate nella necessità di usufruire di un passaggio per recarvi a lavoro, è quello di adottare tutte le precauzioni del caso ed indossare i dispositivi di protezione individuali per ridurre al minimo i rischi.

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11 05 2020
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