Ferrari 499P: il prototipo LMH per la 24 Ore di Le Mans

Con la Ferrari 499P gli uomini del "cavallino rampante" tornano nella categoria regina dell'endurance. Sarà vincente nel FIA WEC 2023?
Con la Ferrari 499P gli uomini del "cavallino rampante" tornano nella categoria regina dell'endurance. Sarà vincente nel FIA WEC 2023?

La Ferrari 499P, destinata a sostenere gli impegni agonistici del FIA WEC 2023, è stata svelata nel corso delle Finali Mondiali del “cavallino rampante”, in svolgimento ad Imola . Il suo debutto in gara prenderà forma alla 1000 Miglia di Sebring, il 17 marzo del prossimo anno. Nella sigla del modello sono evidenziate due sue caratteristiche. 499 è la cubatura unitaria dei 6 cilindri da 3.0 litri che animano la parte endotermica del sistema propulsivo. La lettera P rimanda alla tradizione storica del marchio e sta per prototipo.

La potenza massima scaricata a terra, come da limite regolamentare, è di 680 cavalli. Notevole l’apporto dell’Energy Recovery System (la parte elettrica), che mette sul piatto 272 cavalli. Il cuore vulcanico della Ferrari 499P è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti, che consente la gestione ottimale della sua forza. Con questa nuova Le Mans Hypercar , la casa di Maranello affronterà, a partire dal 2023, il mondiale endurance nella classe regina, dove torna a 50 anni dal congedo.

In linea con la tela normativa, il prototipo emiliano si giova della spinta di un sistema propulsivo ibrido, dispone di trazione integrale e segna un peso alla bilancia superiore ai 1.030 chilogrammi. Il telaio, ovviamente, è di tipo monoscocca in fibra di carbonio . Molto raffinato lo studio aerodinamico, frutto di una ricerca estrema, per ottimizzare i flussi, rendendoli alleati della deportanza. Sono all’avanguardia e nascono da una competenza unica le soluzioni tecnologiche scelte dai progettisti.

Le sospensioni a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod” promettono grande efficienza dinamica. All’impianto frenante, che integra un sistema di brake-by-wire, il compito di recuperare l’energia cinetica in fase di rallentamento, per rifornire la parte elettrica del sistema propulsivo. Gradevole il look che, seppur secondario per un bolide da corsa, riesce sempre ad incidere sull’apparato emotivo. Qui la connessione visiva con le auto sportive del marchio è garantita da piccoli ma efficaci tratti affidati alla matita di Flavio Manzoni . La livrea rossa, con accenti in giallo Modena, sigilla la connessione con la storia e fa pensare alla 312 PB del 1972.

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30 10 2022
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