Ferrari si arrende al Coronavirus: Maranello e Modena chiusi

Due comunicazioni a distanza di 24 ore dimostrano quanta tensione si stia vivendo nel mondo automotive, nel mondo industriale ed in quello sindacale in queste settimane di coronavirus. Dopo l’incauto rilancio dei #milanononsiferma e simili, nel contesto di una resistenza a oltranza del mondo di Confindustria, il gruppo Ferrari prima annuncia di voler tenere aperti gli stabilimenti e poi improvvisamente chiude tutto. Pur se per pochi giorni.

Ferrari chiude

13 marzo:

Ferrari ha messo in atto ulteriori e ancora più rigorose misure di prevenzione per garantire i più alti standard sanitari, alla luce del decreto del Governo Italiano dell’11 marzo 2020 relativo al COVID-19. La presenza dei lavoratori negli stabilimenti di Maranello e Modena è stata ridotta al minimo, mentre la restante parte dei dipendenti lavora da remoto, in linea con la lettera e lo spirito del decreto.

14 marzo:

Ferrari ha scelto di sospendere la produzione di Maranello e Modena con effetto immediato e fino al 27 marzo.
Tale misura è stata decisa dalla Società nell’interesse primario del benessere dei lavoratori e segue una serie di rigorose disposizioni già attuate a tutela della sicurezza dell’ambiente di lavoro, nel rispetto del Decreto del Governo Italiano dello scorso 11 marzo e dei precedenti. L’azienda, che fino ad ora ha proseguito l’attività operativa mettendo sempre al primo posto la salute dei lavoratori, ha riscontrato le prime serie difficoltà nella catena di fornitura che non permettono di assicurare la continuità produttiva.

Ai dipendenti del Cavallino Rampante arriva il ringraziamento di Louis Camilleri , CEO Ferrari:

In un momento come questo, i miei ringraziamenti vanno prima di tutto alle persone della Ferrari, che con il loro straordinario impegno in questi ultimi giorni hanno dimostrato l’attaccamento e la passione che contraddistingue il nostro marchio. Assieme ai nostri fornitori, sono stati loro a garantire fino ad adesso la continuità aziendale. È proprio nel loro rispetto e per la tutela della loro serenità e di quella delle loro famiglie, che abbiamo preso questa decisione. Ferrari ha a cuore naturalmente anche i propri clienti e i propri fan, e per loro ci faremo trovare pronti a una grande ripartenza

Tali scelte risulteranno meglio intelleggibili alla fine di questa pandemia, quando tutto potrà riprendere e sarà già scattata la corsa all’oro degli aiuti statali. Ma la retrospettiva su due decisioni opposte nel giro di 24 ore evidenzierà inevitabilmente un tavolo di discussione sul quale son finiti troppi argomenti e troppo poca capacità di fissare la tutela della salute tra le vere e uniche priorità del momento.

Poi la realtà ha la meglio e la chiusura è arrivata. Come ne arriveranno altre, nelle prossime ore.

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15 03 2020
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