Mercato auto europeo: ad aprile il crollo è del 78,3%

Le restrizioni presenti in quasi tutta Europa nel mese di aprile hanno fatto crollare il mercato auto continentale. I costruttori invocano incentivi governativi per dare nuova linfa al settore.
Le restrizioni presenti in quasi tutta Europa nel mese di aprile hanno fatto crollare il mercato auto continentale. I costruttori invocano incentivi governativi per dare nuova linfa al settore.

Ci si attendevano numeri negativi dal mercato auto europeo nel mese di aprile e questi sono puntualmente arrivati. La crisi globale arrivata improvvisa a seguito di quella sanitaria ha colpito duramente il mondo delle quattro ruote che adesso prova faticosamente a rialzarsi.

Le misure restrittive imposte praticamente in tutti i Paesi europei hanno avuto l’effetto di far crollare la domanda nel quarto mese dell’anno ed il dato emerso fa capire quanto sia complicato il periodo attuale per i costruttori.

Mercato auto europeo: record negativo ad aprile

L’ACEA, l’associazione dei costruttori europei, ha fornito i numeri di una crisi pesante. Nello scorso mese di aprile le vendite di auto nell’Unione Europea hanno subito un calo del 78,3%, con le immatricolazioni scese a quota 292.182 rispetto al valore di 1.345.181 dello stesso mese del 2019.

I mercati che hanno fatto registrare le contrazioni più importanti sono stati quello italiano e quello spagnolo. Il primo, infatti, è stato praticamente azzerato ad aprile con un crollo del 97,6%, mentre il secondo ha seguito una riduzione pressoché identica con il -96,5%.

Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, ha evidenziato come questi dati rappresentino il peggior crollo di sempre del mondo dell’automobile: “La contrazione più contenuta è quella del piccolissimo mercato norvegese (-34%), mentre il calo più drammatico lo fa registrare l’Italia (-97,6%), che batte sul filo di lana il Regno Unito (-97,3%). La causa principale di questi risultati catastrofici è naturalmente l’emergenza sanitaria, anche se va sottolineato che il mercato auto dell’Europa Occidentale era già debole anche prima“.

Le prospettive per i prossimi mesi restano cupe. E ciò per il fatto che il Decreto Rilancio ha completamente ignorato l’esigenza, avvertita ovunque in Europa, di rilanciare la domanda di auto con incentivi alla rottamazione che prevedano pure l’acquisto di vetture nuove di ultima generazione con alimentazione tradizionale“.

Mentre emerge ovunque con chiarezza che l’automobile è il mezzo di trasporto più sicuro per evitare il contagio, nel nostro Paese si assiste a una gara tra amministrazioni pubbliche per introdurre imitazioni alla circolazione di auto con disprezzo dell’esigenza prioritaria di salvaguardare la salute pubblica“.

Mercato auto europeo: il crollo di FCA

Analizzando le perdite relative ai costruttori più importanti salta subito all’occhio il dato negativo del Gruppo FCA che ad aprile ha pagato un crollo delle immatricolazioni pari all’87,7%, mentre il Gruppo Volkswagen ha fatto registrare una perdita del 75%.

Male anche PSA ed il Gruppo Renault. Il primo ha infatti fatto segnare un -82,4% di immatricolazioni, mentre il secondo si è fermato a -79,5%.

Negativi anche i numeri di Ford che ha chiuso il mese di aprile in europa con 15.724 immatricolazioni ed una contrazione pari all’80,7%, mentre tra i costruttori asiatici il gruppo Toyota ha perso il 79,6%.

 

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20 05 2020
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