Mercato auto Italia: ad aprile si stima un crollo del -98%

Dopo un mese di marzo disastroso, il mercato dell'auto dovrà affrontare dati catastrofici anche per il mese di aprile. Le stime di UNRAE parlando infatti di una contrazione pari al -98%.
Dopo un mese di marzo disastroso, il mercato dell'auto dovrà affrontare dati catastrofici anche per il mese di aprile. Le stime di UNRAE parlando infatti di una contrazione pari al -98%.

Marzo è stato un mese disastroso per il mercato dell’auto in Italia, ma le stime per il mese di aprile fanno intravedere un crollo ancora più pesante.

Nel primo mese di chiusura totale, voluta dal nostro governo per tentare di porre un freno alla dilagante emergenza sanitaria, il settore automotive ha fatto registrare un calo delle vendite dell’86% rispetto allo stesso periodo di 12 mesi fa.

Ovviamente era logico attendersi che il mese di aprile, complici le chiusure prolungate di fabbriche e concessionarie, avrebbe seguito la medesima linea, ma leggere i numeri delle stime nero su bianco fa un certo effetto.

Mercato auto Italia: situazione drammatica ad aprile

La stima delle vendite per il quarto mese dell’anno effettuata dall’UNRAE è sconcertante. Nel mese di aprile, infatti, sono state immatricolate 2.073 unità contro le 175.000 dello stesso mese del 2019.

Il crollo stimato dall’associazione delle case automobilistiche estere è quindi pari al -98%. Un dato decisamente negativo che pesa come un macigno su un settore duramente colpito dalla crisi globale.

Michele Crisci, presidente dell’Unrae, ha dichiarato: “3 o 4 mila che siano, il confronto con le 175mila unità dello stesso mese dell’anno passato lascia sbigottiti. C’è bisogno di un’azione senza precedenti del Governo, a supporto della filiera della distribuzione, che ha visto azzerarsi i ricavi da ormai 2 mesi. E’ assolutamente necessaria l’urgente adozione da parte del Governo di interventi che riattivino velocemente la domanda di auto alla ripresa delle attività”.

Mercato auto Italia: le proposte di UNRAE

Che la crisi globale avrebbe colpito duramente il mercato dell’auto era facilmente immaginabile, ma adesso servono misure che stimolino la domanda e, soprattutto, serve che il governo adotti urgentemente provvedimenti che riportino liquidità nelle tasche dei cittadini per far ripartire il settore.

Crisci ha voluto offrire all’esecutivo Conte le sue idee: “UNRAE ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Governo, presentando un pacchetto organico di misure, ritenute le più adatte a sostenere il recupero del mercato dopo il lungo blocco della maggior parte dell’economia, che sta fiaccando in modo pesante la capacità di spesa di famiglie e imprese”.

Le misure proposte da UNRAE per rilanciare il settore dell’auto sono le seguenti: 1) introduzione di una terza fascia di vetture soggette ad ecobonus rientranti nella categoria di emissioni tra 61 e 95 g/km di CO2 ed aumento importi unitari degli incentivi della seconda fascia; 2) sospensione per il 2020 dell’ecomalus; 3) bonus stock cumulabile con l’ecobonus solo per il 2020; 4) riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi, aumento della detraibilità dell’IVA al 100% ed aumento del tetto del costo deducibile fino a € 50.000.

Serve coraggio. Serve quel coraggio che il Governo ha chiesto in questi mesi ai cittadini per affrontare settimane difficili e piene di sacrifici.

Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti per dare nuova linfa all’economia dell’intero Paese.

 

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28 04 2020
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