Ferrari 456 GT: 30 anni di splendore per la 2+2 di Maranello

La Ferrari 456 GT è un’icona di stile, imperturbabile nella sua preziosa bellezza. Il trascorrere degli anni non ha inciso rughe nel design della carrozzeria, frutto del sapiente estro creativo di Pininfarina. Rispetto alle successive 612 Scaglietti, FF e GTC4 Lusso, questa creatura di Maranello è più scultorea ed armonica. Nei tratti espressivi, perfettamente calibrati, si coglie una connessione ideale con la 365 GTB/4 Daytona . Non è però un remake: qui i sapienti tocchi evocativi sono annegati in una tela grafica decisamente originale. Miracoli che solo i grandi maestri dello stile sanno mettere a segno.

Oggi la Ferrari 456 GT è una meravigliosa trentenne. La sua presentazione avvenne nel 1992. Prima del debutto in pubblico al Salone dell’Auto di Parigi fu svelata nella sede del Garage Francorchamps, in Belgio, per onorare l’importatore e pilota Jacques Swaters. Un doveroso omaggio a un uomo entrato nella storia della casa del “cavallino rampante”. A lui fu dedicato anche il colore Blue Swaters, scelto per vestire l’esemplare d’esordio. La Ferrari 456 GT è una coupé 2+2 che offre una valida ospitalità ai passeggeri posteriori. Molto bello il trattamento dell’abitacolo, dominato da ampie distese di pellami. Qui il comfort non è un concetto astratto, anche se le performance reggono il confronto con quelle della contemporanea e più specialistica 512 TR , che non va meglio di lei sul circuito di Fiorano.

L’energia giunge da un motore V12 aspirato da 5474 centimetri cubi, plasmato in lega d’alluminio, che eroga una potenza massima di 442 cavalli a 6250 giri al minuto. Nella sigla del modello è riportata la cilindrata unitaria del cuore a dodici cilindri, disposto in posizione anteriore. Notevole la spinta garantita da questo bialbero a 48 valvole, con iniezione elettronica Bosch Motronic M2.7. Ecco alcune cifre: accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.2 secondi, da 0 a 1000 metri in 23.3 secondi, oltre 300 km/h di punta velocistica. Sono numeri eccellenti, ma non bastano a raccontare la forza del quadro emotivo, reso più esaltante dalle preziose note sonore liberate nell’aria. Notevole la manovrabilità del cambio manuale a 6 rapporti. La versione GTA proponeva, per la clientela meno sportiva, una trasmissione automatica a 4 rapporti.

Foto | Ferrari

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12 09 2022
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