BeeAnywhere: la citycar elettrica inglese in arrivo

Sia Citroen che Dacia hanno realizzato delle piccole citycar, pronte al debutto, la cui caratteristica è quella di essere elettriche ed accessibili per il popolo. Adesso però, il mercato si aggiunge di un nuovo player, il BeeAnywhere della startup inglese MeV. La compagnia ha assicurato che tale veicolo sarà ancora più economico. Per chi non la conoscesse, l’azienda nasce dalla fusione di un ex ingegnere dell’Agenzia spaziale d’Europa, Tim Harper e del proprietario della Keating Supercars, Tony Keating.

BeeAnywhere: cosa sappiamo?

Sconosciuti tuttavia, i dettagli. Da quel che si sa, l’ automobile sarà una due posti, molto piccola, economica e con prezzi decisamente molto, molto bassi. Il design sarà particolare, e assomiglia – come concetto – vagamente alla rivale Ami. Di fatto queste microcar, hanno tutte delle soluzioni innovative, proprio per essere pensate per la città, dove la praticità va a discapito dell’estetica. Per ridurre il peso dell’automobile e renderla ancora più contenuto, viene utilizzato il grafene. Fra le caratteristiche principali invece, ricordiamo che, come le due francesi, l’auto potrà essere scelta come soluzione per il noleggio. 

Attualmente è nella fase di pre-produzione; la sua realizzazione si basa sulla collaborazione con con il NCME (National Center for Motorsport Engineering) dell’Università di Bolton e il GPIC (Graphene Engineering and Innovation Center) dell’Università di Manchester.

Al momento, non avendo ulteriori dettagli, non ci si può esprimere di più sul nuovo veicolo: sconosciuti infatti, motore, autonomia, prestazioni, allestimenti. Però è interessante notare come il mondo dell’elettrico si sta riempiendo di micro-citycar pensate per il car sharing a breve e lungo termine ; un settore in piena espansione, che però non si sostituisce al classico mercato delle automobili, sempre florido e in forte espansione (tranne in questo particolare momento storico, in cui il mondo intero sembra si stia fermando per l’epidemia da Coronavirus).

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10 03 2020
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