Bollo Auto: ecco tutte le ultime novità sulla tassa

Scopriamo tutte le ultime novità in merito al tanto odiato canone relativo al possesso di un veicolo, il Bollo Auto, soprattutto dopo l'iscrizione dello stesso presso l'ente dedicato, il PRA.
Scopriamo tutte le ultime novità in merito al tanto odiato canone relativo al possesso di un veicolo, il Bollo Auto, soprattutto dopo l'iscrizione dello stesso presso l'ente dedicato, il PRA.

Finalmente, in alcune Regioni il famoso Bollo Auto sembra essere stato apparentemente messo in stop per moltissimi automobilisti. In più, ora per registrare una nuova auto al PRA, si può evitare di pagare l’odiato canone grazie agli sconti preposti per diversi territori. Ma andiamo con ordine.

Bollo Auto: cosa cambia dopo l’iscrizione al PRA?

In primo luogo, con l’iscrizione presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico), si può applicare una clausola molto particolare, relativa al ritorno economico allo Stato per il tanto odiato canone. Di fatto, ogni anno, sono tantissimi gli automobilisti che devono sottostare al pagamento della tassa più odiata di sempre, insieme al Canone Rai. Ricordiamo che, ogni anno, le casse statali si riempiono di 7 miliardi di euro grazie alle nuove immatricolazioni. Non tutti sanno però, che molte Regioni hanno deciso di concedere diversi annullamenti, proprio per via dell’attuale delicato scenario pandemico in cui versa l’Italia . Il tutto è possibile senza compiere atti illeciti o illegali. Sono molti i territori infatti che hanno disposto rinvii ed annullamenti.

Partiamo dalla Emilia Romagna , che permette di usufruire della clausola di scorporo dei costi dal registro, in merito alle sole autovetture ibride. I buoni scontio si possono applicare però, anche alle elettriche. Si può usufruire però del bonus per il Bollo Auto gratuito per tre anni presentando una domanda all’Agenzia dopo l’acquisto di un veicolo. Attenzione però: l’onere fiscale non deve superare i 191 euro all’anno.

Scendendo nel merito, possiamo osservare i casi, realtà per realtà. In primis, osserviamo che valgono le esenzioni temporanee secondo quella che è l’attuale normativa vigente in atto.

Ricordiamo che il canone va pagato anno dopo anno, anche nel caso di un’auto usata. La tassa va pagata in ogni caso anche per chi acquista un veicolo a km 0 . Per pagare bisogna tenere a mente tre scadenze: quella di gennaio, quella di maggio e quella di settembre. Solo in questi mesi può avvenire il tutto e ricordiamo che il pagamento copre un arco temporale di un anno. Chi acquista un’auto nei primi 20 giorni del mese (gennaio, maggio, settembre) può non pagarlo entro quel periodo ma entro la prossima scadenza.

Chi detiene un’auto d’epoca di oltre 30 anni ha diritto a non pagare il canone o chi ha la macchina sottoposta ad un fermo amministrativo. Le EV sono completamente esenti, mentre le GPL o metano hanno l’esenzione per i primi cinque anni dalla data di acquisto. Anche chi possiede un mezzo intestato ad una Onlus è esonerato da tutto ciò.

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26 10 2020
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