Coronavirus: i provvedimenti restrittivi alle frontiere

Tutte le misure restrittive ai confini che limitano o impediscono lo spostamento degli italiani durante l'emergenza Coronavirus: vedi i provvedimenti presso i principali stati europei.
Tutte le misure restrittive ai confini che limitano o impediscono lo spostamento degli italiani durante l'emergenza Coronavirus: vedi i provvedimenti presso i principali stati europei.

A seguito dell’esplosione eclatante del contagio da Coronavirus in Italia (al netto delle discussioni relative al numero di tamponi eseguiti, il che rende il caso italiano non ben confrontabile con il resto d’Europa), alcuni Paesi hanno assunto provvedimenti restrittivi alle frontiere per aumentare i controlli o per evitare l’ingresso di cittadini italiani – potenziali veicoli di contagio .

Tutte le misure restrittive alle frontiere

Una comunicazione diramata da Confindustria alle imprese è un valido spunto per riassumere la situazione ad oggi, 28 febbraio, in attesa dell’evoluzione nelle prossime ore. Il Coronavirus, infatti, sta prendendo piede in tutta Europa e molto si sta discutendo sulla necessità o meno di chiudere le frontiere o abilitare specifici controlli . Il trattato di Schengen non è mai stato in discussione, insomma, ma iniziative isolate stanno portando alle frontiere un numero di controlli maggiore, disomogeneo, mal comunicato e non sempre realmente efficace. Anzi.

Questa la situazione con i principali punti di contatto dall’Italia, laddove un qualche provvedimento è stato intrapreso (non si segnalano dunque limitazioni presso i Paesi non compresi in questo elenco provvisorio):

  • Croazia: le autorità sanitarie locali hanno adottato specifiche misure di controllo nei confronti delle persone provenienti dall’Italia al confine terrestre con la Slovenia, laddove sono stati predisposti container ad hoc adibiti a unità epidemiologiche mobili. In particolare, tutte le persone provenienti dall’Italia verranno sottoposte a verifiche relative a località di origine, località di destinazione e durata della permanenza in Croazia. Le persone provenienti dalle quattro regioni italiane considerate a rischio (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto) saranno sottoposte a controlli sanitari. Le persone che presentino sintomi da stato influenzale (febbre, tosse ecc.) verranno poste in immediato stato di isolamento nei reparti di infettivologia costituiti ad hoc presso gli ospedali croati. Le persone che risulteranno prive di sintomi influenzali verranno ammesse nel Paese ma saranno sottoposte per 14 giorni ad obbligo quotidiano di verifica del proprio stato di salute da parte delle autorità sanitarie locali e dovranno comunicare i propri spostamenti. Alle persone risultanti prive di sintomi che intendano effettuare l’ingresso e l’uscita dal Paese nella stessa giornata saranno garantiti l’accesso e la circolazione nel Paese senza ulteriori controlli sanitari per il giorno in considerazione.
  • Germania: Le autorità tedesche invitano coloro nel Paese che hanno viaggiato in aree a rischio e che siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a rimanere precauzionalmente a casa e contattare le autorità sanitarie locali.
  • Regno Unito: il governo inglese ha invitato le persone che hanno viaggiato nei comuni attualmente sotto quarantena in Nord Italia a isolarsi in casa e chiamare l’NHS al numero 111 per informarli, anche in mancanza di sintomi. Per le persone che hanno viaggiato in Nord Italia fuori dalle zone di quarantena (a partire da una linea sopra e non includendo Pisa, Firenze e Rimini), il governo ha invitato a informare l’NHS e a isolarsi solo nel caso si sviluppino sintomi attribuibili al virus.
  • Romania: tutti i viaggiatori asintomatici provenienti dalle località italiane oggetto di specifica ordinanza verranno collocate direttamente in quarantena per un periodo di 14 giorni. Per i viaggiatori provenienti da altre località delle regioni Lombardia e Veneto sarà richiesto un isolamento volontario domiciliare per 14 giorni dall’arrivo in Romania.
  • Bulgaria: Tutti i passeggeri provenienti dall’Italia dovranno compilare un questionario all’arrivo in presenza di un ispettore sanitario, dichiarando le proprie generalità e possibili sintomi avvertiti. In ogni caso, tutti i passeggeri sono invitati ad osservare un’auto-quarentena al proprio domicilio. Le autorità invitano, in caso di sintomi, a prendere contatto con un medico prima di andare in ospedale.
  • Ungheria: Eventuali misure di quarantena per i passeggeri in arrivo da Lombardia e Veneto in caso di riscontro di sintomi compatibili con il Covid-19.
  • Slovacchia: le autorità locali hanno disposto che, a partire dal 25 febbraio, presso l’aeroporto di Bratislava, sia effettuato un controllo rafforzato su tutti i passeggeri in arrivo dall’Italia.
  • Macedonia del Nord: Tutti i viaggiatori in ingresso verranno sottoposti a indagini verbali per individuare eventuali fattori di rischio. In caso una persona abbia sintomatologie sospette o abbia avuto contatti con persone ammalate verrà sottoposto a test sanitari. Le autorità locali si riservano la facoltà di applicare ulteriori misure, con scarso o nessun preavviso, nei confronti di viaggiatori provenienti dall’Italia.
  • Montenegro: Per tutti i visitatori provenienti dall’Italia, oltre ad un controllo da parte di personale medico è richiesta anche la compilazione di un questionario con i propri dati anagrafici, comunicando possibili sintomi e la sottoscrizione di un modulo con dettagli sulla permanenza nel Paese. Ogni viaggiatore dovrà segnalare nelle due settimane successive il proprio stato di salute due volte al giorno a un numero telefonico specifico.
  • Cipro: I visitatori provenienti dal Veneto e dalla Lombardia dovranno compilare un foglio informativo e saranno sottoposti al controllo della temperatura corporea. In assenza di criticità verranno invitati a limitare i loro movimenti nelle zone affollate, monitorare il proprio stato di salute e contattare un numero di emergenza in caso di sintomi di infezione respiratoria.
  • Malta: Tutte le persone provenienti da aree dove si sono registrati casi di contagio, tra cui le regioni italiane Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna, sono invitate a contattare le autorità sanitarie e a sottoporsi a una quarantena volontaria di 14 giorni. Per chi presenta sintomi sospetti la quarantena è obbligatoria.
  • Lituania: Tutte le persone provenienti dalle regioni italiane del Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna saranno controllate a bordo dell’aereo, e verranno raccolti i loro recapiti affinchè gli operatori possano in seguito contattarli per monitorare il loro stato di salute.
  • Lettonia: i passeggeri in arrivo su voli provenienti da Milano, Bergamo, Venezia e Verona dovranno compilare in aeroporto un modulo in cui indicare la Regione di provenienza, luoghi visitati di recente nonchè la durata e il luogo di soggiorno in Lettonia.
  • Islanda: Le autorità raccomandano ai viaggiatori e connazionali in arrivo da Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna di osservare una quarantena domiciliare di 14 giorni a titolo precauzionale. Segnalare al più vicino medico di base o alla Guardia Medica al numero 1700 lo sviluppo di sintomi di infezione respiratoria.
  • Estonia: Il governo consiglia ai viaggiatori provenienti dalle regioni della Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna di lavorare e studiare da casa ove possibile nelle due settimane successive al rientro in Estonia.
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28 02 2020
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