Le auto più brutte e antiestetiche create nella storia

Come esistono le auto belle, esistono anche le auto brutte. Ecco quindi che abbiamo raccolto per voi i dieci modelli più brutti della storia, dalla Fiat Duna all'Aston Martin Lagonda.
Come esistono le auto belle, esistono anche le auto brutte. Ecco quindi che abbiamo raccolto per voi i dieci modelli più brutti della storia, dalla Fiat Duna all'Aston Martin Lagonda.

Così come esistono automobili bellissime e che riescono a mettere d’accordo tutti o quasi, esistono anche le auto più brutte di sempre . Si tratta di modelli che hanno segnato, nel bene e nel male, il corso della storia costruttiva delle automobili: all’inizio della produzione di autovetture, infatti, il design non era tenuto in considerazione dalle case automobilistiche.

L’attenzione alla forma è arrivata solo dopo la Seconda Guerra Mondiale: da quel momento, infatti, le case produttrici hanno iniziato a superare le iniziali limitazioni tecnologiche e produttive. Ciò non toglie che le auto brutte sono esistite da sempre, e si tratta di vetture che sono entrate nella memoria collettiva per la loro forma, di sicuro caratteristica ma, al contempo, di dubbio gusto .

Ecco dunque raccolti dieci modelli di auto in un elenco che non tiene conto delle caratteristiche tecniche o dei risultati commerciali delle vetture, ma solo del loro design. Non bisogna considerare questo elenco come una lista completa, che potrebbe essere molto lunga, ma come una raccolta di quelle che, per noi, sono le auto più brutte della storia .

Fiat

Prodotta tra il 1987 e il 1991, la Fiat Duna è una Fiat Uno con la coda. Se guardata frontalmente, infatti, questa berlina tre volumi ricorda la Fiat Uno, ma una volta che lo sguardo segue lateralmente la vettura, vi accorgerete della coda che, sostanzialmente, non dovrebbe esserci, ma invece è là, inserita con una sorta di effetto “copia-incolla”.

La Fiat Duna è stata progettata in Brasile, Paese in cui ha effettivamente avuto successo. Paolo Ghidella, amministratore delegato Fiat della fine degli anni ’80, decise così di importarla anche in Italia, dove l’auto non replicò il successo d’oltreoceano ma rimase comunque scolpita nell’immaginario collettivo come una delle auto più brutte di sempre.

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Alfa Romeo

L’Alfa Romeo Arna è stata prodotta dalla casa automobilistica milanese in collaborazione con Nissan nel periodo dal 1983 al 1987. Il nome, infatti, al di là dei richiami nipponici, è l’acronimo di “Alfa Romeo Nissan Automobili”, ed è rimasto impresso nella memoria degli automobilisti perchè rimanda ad una delle auto più brutte di sempre.

Nessuna linea aggressiva, dunque, per questa Alfa Romeo Arna, ben lontana dalle forme sportive e aggressive che contraddistinguono la società produttrice di Milano.

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Daihatsu Materia

La Daihatsu Materia rientra nella categoria delle auto più brutte di sempre con le sue forme squadrate e fin troppo nette. Questa monovolume di segmento B è stata prodotta dalla casa nipponica dal 2006 al 2016, con una curiosità: in Giappone, la Daihatsu Materia è stata venduta anche da Toyota, col nome Toyota bB, e dalla Subaru, rinominata Subaru Dex in questo caso.

I modelli a marchio Daihatsu e Subaru hanno interrotto la commercializzazione alla fine del 2012, mentre la Toyota ha continuato a produrre la sua bB fino a metà del 2016.

Citroen

La Citroen Ami 6 è la dimostrazione che anche i grandi artisti, ogni tanto, sbagliano. Questo modello di Citroen è stato disegnato dalla stessa mano che ha ideato la Citroen DS o la storica Traction Avant, ovvero Flaminio Bertoni. Il designer italiano, in sua difesa, cercò di accontentare la richiesta del presidente di Citroen dell’epoca, Pierre Bercot: una berlina a tre volumi con la meccanica della storica 2CV. Bertoni, invece, aveva in mente una forma a due volumi, ben in anticipo sui tempi. Il risultato fu una carrozzeria strana, con la forma della parte posteriore della vettura che rientra, come se avesse subito un tamponamento.

Nonostante tra il 1961 e il 1969 la produzione di questo modello superò il milioni di unità, la Citroen Ami 6 è considerata una delle auto più brutte di sempre.

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Lancia

L’elenco delle auto più brutte di sempre comprende anche questo modello di Lancia. La Trevi , infatti, ha la forma caratteristica di una tre volumi, ma la coda, similmente alla Fiat Duna, sempre essere stata applicata ad una due volumi. La resa non è delle migliori, con una forma che comunque disturba un po’.

Prodotta a Chivasso dal 1980 al 1984, la Lancia Trevi è stata inserita nella classifica delle peggiori auto italiane redatta dal Telegraph: il motivo non risiede solo nella bruttezza delle forme, ma anche nei problemi di ruggine accusati dai primi modelli della Trevi.

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Ford

Tra le auto più brutte di sempre anche la Ford Scorpio , ma la seconda serie. A differenza della prima, infatti, la seconda serie non è di certo passata inosservata, col frontale asimmetrico, quasi strabico e una coda che non ha bisogno di aggettivi per essere commentata.

La seconda serie venne prodotta dal 1994 al 1999, mentre la produzione della prima Scorpio iniziò nel 1985. I designer della casa automobilistica statunitense avrebbero preferito che la Ford Scoprio venisse ricordata come erede della Granada, invece che per la sua forma bizzarra.

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Aston Martin

Il muso dell’Aston Martin Lagonda non ha bisogno di descrizione, in quanto parla da sé. Occorre sottolineare, però, che l’intento della casa automobilistica britannica fu quello di ringiovanire la sua immagine di costruttore artigianale. Il risultato non fu esattamente quello, ma la Lagonda ebbe un gran successo in Medio Oriente, malgrado fu bocciata in Europa e Stati Uniti.

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Chrysler

Bisogna dire che la PT Cruiser della Crysler non fu subito riconosciuta come auto brutta. Prodotta a partire da inizio 2000, la PT Cruiser ricevette anche il premio di Motor Trend Car of the Year nel 2001, ma successivamente fu ricordata solo per la sua forma decisamente particolare. Disegnata da Bryan Nesbitt, questa auto ricorda le hot rod con il suo stile retrò e decisamente british.

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Audi

Neanche l’Audi A2 ha bisogno di tante presentazioni. Prodotta tra il 1999 e il 2005, questa monovolume della casa tedesca non diede i risultati sperati. Sono stati prodotti poco più di 176 mila esemplari in sei anni, numeri che rispecchiano il poco successo di questo modello.

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Fiat

La Fiat Multipla prima serie rientra decisamente tra le auto più brutte di sempre, con la sua coda piatta e il muso da cartone animato giapponese. A dar forza all’opinione, diffusa al punto che Fiat ha rinnovato la linea col restyling del 2004, anche il fatto che la Multipla è stata esposta anche al Moma di New York nella mostra Different Roads. Inequivocabile.

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20 12 2019
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