Renault Morphoz: la visione del futuro in salsa francese

La concept car francese incarna la visione del Gruppo Renault relativamente la mobilità elettrica nell’era post 2025. La Morphoz riesce a mutare dimensioni a seconda dell'utilizzo richiesto.
La concept car francese incarna la visione del Gruppo Renault relativamente la mobilità elettrica nell’era post 2025. La Morphoz riesce a mutare dimensioni a seconda dell'utilizzo richiesto.

L’elettrificazione del mondo automotive sta portando dei veri e propri stravolgimenti in un sistema ancora agli albori. Renault, dopo aver lanciato 8 veicoli elettrici nel giro di 10 anni, è certamente una delle Case che sta investendo nell’elettrico e la concept car svelata oggi, la Renault Morphoz , è il manifesto di ciò che produrrà negli anni futuri il costruttore transalpino.

Renault Morphoz: piattaforma dedicata

La Renault Morpohoz nasce su una un’inedita piattaforma modulare full electric denominata CMF-EV. Grazie a questa è possibile progettare, sviluppare e produrre veicoli elettrici che offrono numerosi vantaggi rispetto alle piattaforme pensate per i motori termici o per utilizzi misti termico/elettrico.

Grazie ad una batteria sottile, la piattaforma CMF-EV permette di progettare veicoli più bassi rispetto al manto stradale, con un tetto meno alto migliorare il coefficiente di penetrazione aerodinamica senza, tuttavia, penalizzare lo spazio disponibile per gli occupanti.  L’innovativa architettura della piattaforma, poi, consente al veicolo di disporre di un passo lungo, con ruote dislocate nei quattro angoli, sbalzi ridotti e un pianale piatto.

Questa nuova piattaforma favorisce anche la dinamicità della guida, con un telaio e una struttura ottimizzati per i veicoli elettrici e un centro di gravità ribassato grazie all’installazione delle batterie sotto il pianale posteriore.

Infine, il motore elettrico installato nella piattaforma CMF-EV permette di assottigliare e far avanzare la plancia, liberando più volume per i vani portaoggetti e più spazio per i passeggeri, in particolare a livello di raggio alle ginocchia al posteriore. L’assenza del tunnel della trasmissione dà anche la possibilità di inserire un pianale piatto per lasciare più spazio alle gambe.

Renault Morphoz: una vettura modulare

La Renault Morphoz è un  crossover modulare ricaricabile ad induzione, anche durante la guida, connesso e dotato di funzioni di guida autonoma di livello 3.

La particolarità della concept car francese risiede nella sua modularità. La Renault Morphoz , infatti, può trasformarsi in due differenti vetture, la versione corta “City” e la versione lunga “Travel”.

Nella versione “City” ha una lunghezza di 4,40 metri e grazie al passo di 2,73 metri può alloggiare senza problema le batterie da 40 kWh di cui è dotata di serie e non sacrificare lo spazio disponibile per i passeggeri.

In questa configurazione la Renault Morphoz presenta una firma luminosa specifica con uno sguardo deciso e sottolineato da segmenti LED aggiuntivi. Il design si modifica e regala una vettura dall’aspetto agile grazie alla presenza di un cofano corto, di paraurti scolpiti ed all’assenza di sbalzi che relegano le ruote ai quattro angoli.

Nella versione “Travel” la Renault Morphoz raggiunge invece una lunghezza di 4,80 metri, mentre il passo tocca quota 2,93 metri. Con questa trasformazione è possibile integrare batterie supplementari da 50 kWh, per una capacità totale di 90 kWh, ed offrire uno spazio interno maggiore sia ai passeggeri che a bagagliaio

La trasformazione le permette di ottimizzare l’aerodinamicità, grazie ad un profilo e un muso più affusolati.

Nella versione “City” l’autonomia è pari a 400 Km, mentre in quella “Travel”, grazie ad uno sportellino situato nella carenatura del fondo piatto è possibile installare delle ulteriori batterie per  un totale di 50 kWh ed ottenere così una autonomia di 700 Km.

Renault Morphoz: livello 3 per la guida autonoma

Grande lavoro è stato svolto per raggiungere il livello 3 della guida autonoma. Il conducente della Renault Morphoz ha la possibilità di togliere le mani dal volante, delegando al veicolo la guida in un certo numero di situazioni stabilite e su strade autorizzate come ad esempio in autostrada.

Il veicolo è in grado di gestire la distanza rispetto a chi lo precede, mantenersi nella carreggiata anche in curva e destreggiarsi nel traffico intenso. Ma il conducente deve essere in grado di riprendere in mano la situazione molto velocemente (nel giro di pochi secondi) su richiesta del sistema.

Con il livello 3 di guida autonoma, il conducente ha sguardo e mani libere, quando delega la guida al veicolo e può utilizzare il sistema multimediale dell’auto per dettare le e-mail e gli SMS o leggere contenuti multimediali.

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02 03 2020
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