Come montare i sensori di parcheggio per la tua auto

Dotare la propria auto di sensori di parcheggio è un’operazione che si può compiere anche da soli. In questa guida andremo a studiare ogni singolo passaggio.
Dotare la propria auto di sensori di parcheggio è un’operazione che si può compiere anche da soli. In questa guida andremo a studiare ogni singolo passaggio.

L’evoluzione tecnologica ha rivoluzionato il mondo automotive nel corso dell’ultimo decennio. Ormai anche le più comuni utilitarie sono infarcite di dispositivi divenuti irrinunciabili per guidare con un livello di sicurezza davvero elevato. Tra gli accessori maggiormente apprezzati dagli automobilisti spiccano i sensori di parcheggio . Scopriamo in questa guida come installarli autonomamente.

Le caratteristiche dei sensori di parcheggio

Quando si parla dei sensori di parcheggio si intende una serie di dispositivi di forma rotonda posizionati sul paraurti anteriore e posteriore, o anche su un solo paraurti, che emettono onde ultrasoniche ed inviano le informazioni ad una centralina nel momento in cui viene intercettato l’ostacolo più vicino all’auto.

I sensori di parcheggio sono “affogati” nei paraurti del veicolo così da non alterare il design della vettura e nel momento della manovra emettono un segnale acustico sempre più insistente man mano che ci si avvicina all’ostacolo.

Il loro funzionamento è piuttosto semplice. I sensori emettono delle onde ultrasoniche e le inviano alla centralina.

In presenza di un dispositivo esclusivamente acustico, la centralina elabora le informazioni e le trasmette a un altoparlante che emette toni intermittenti con intensità e frequenza variabile per dare l’idea della dell’avvicinarsi dell’ostacolo. Se, invece, il sistema di sensori di parcheggio è dotato di avviso visivo sarà presente sul cruscotto un display dotato di led luminosi che si accenderanno progressivamente quanto più ci si avvicina all’ostacolo.

Sensori di parcheggio: come montarli

sensori parcheggio anteriori

Se al momento dell’acquisto della vostra vettura non avete scelto i sensori di parcheggio nella lista degli optional a disposizione, è possibile dotare l’auto di questo dispositivo acquistandolo in un secondo momento.

Il mondo dell’aftermarket presenta numerose proposte in grado di soddisfare sia chi è alla ricerca di sensori di parcheggio di alta gamma sia chi vuole proteggere la propria vettura senza spendere una fortuna.

Nonostante le tecnologie presenti per i sensori di parcheggio siano numerose, la modalità di installazione di questo dispositivo è identica.

Prima di tutto è fondamentale avere a disposizione tutti gli strumenti indispensabili per compiere correttamente il montaggio: trapano, nastro adesivo, metro, pennarello e fil di ferro.

La prima operazione da compiere è prendere le misure così da poter tracciare i punti che poi serviranno per forare il paraurti ed inserire i sensori. Sarà sufficiente utilizzare il metro lineare per indicare le distanze preferite dove posizionare i singoli sensori di parcheggio e successivamente segnare i punti indicati con un pennarello. Per quel che riguarda la distanza da terra è preferibile di tenere come valore di riferimento un’altezza dal pavimento dai 50 centimetri ai 70 centimetri.

Conclusa questa prima fase si potrà procedere ad effettuare i fori nel paraurti col trapano rispettando rigorosamente i segni indicati in precedenza. I fori dovranno essere in totale quattro per ogni paraurti, ed è bene praticarne due sulla sezione centrale e uno in corrispondenza di ogni lato.

In commercio, tuttavia, sono disponibili dispositivi dotati di anche di sei sensori di prossimità . Questi consentono alla centralina di elaborare un numero maggiore di informazioni e, di conseguenza, inviare maggiori dettagli all’automobilista durante le manovre.

Qualora si acquisti un dispositivo simile si dovranno effettuare un numero maggiore di fori per il posizionamento dei sensori supplementari.

Collegamento con la retromarcia

sensori parcheggio fori

Una volta forati i paraurti si potrà passare al collegamento dei sensori con la centralina.  Per compiere correttamente questa operazione sarà sufficiente individuare il cavo della luce della retromarcia.

Per trovare questo cavo si dovrà aprire il portabagagli e smontare il pannello delle luci dove è posizionata quella indicante l’inserimento della retromarcia. Una volta trovato il cavetto sarà necessario prenderlo e farlo scorrere lungo i fori effettuati in precedenza fino a portarlo dentro al bagagliaio.

Compiuta questa operazione si potrà connettere il cavo delle luci della retromarcia alla centralina dei sensori di parcheggio e successivamente prendere i sensori ed inserirli all’interno dei fori praticati sul paraurti rispettando l’ordine previsto dalla centralina.

Per completare parte di questo lavoro si dovrà poi posizionare la centralina nel bagagliaio della vettura in un punto che si preferisce. Una accortezza è quella di far passare i cavi dei sensori di parcheggio sotto la moquette così da non lasciarli esposti ad eventuali danneggiamenti e vanificare così il lavoro compiuto.

La centralina potrà essere fissata anche con del nastro isolante, ma è sempre preferibile utilizzare materiali più “sofisticati” per realizzare un lavoro a regola d’arte.

L’ultimo step da compiere per completare l’installazione dei sensori di parcheggio è quello relativo al posizionamento del segnalatore acustico o del display digitale sul cruscotto della vettura. Per fare ciò sarà necessario smontare la copertura del cruscotto e collegare il cavo connettore del display , facendolo passare sotto alla pedaliera.

Completato anche quest’ultimo passaggio sarete pronti per effettuare un test sulla corretta funzionalità dei sensori.

Sensori di parcheggio wireless

sensori parcheggio wireless

Se l’idea di praticare fori sui paraurti della vostra auto non vi alletta, potete considerare l’acquisto dei sensori di parcheggio wireless.

Come si evince dalla definizione, questi non presentano fili ed andranno posizionati su un porta targa dedicato . La loro alimentazione avverrà tramite la luce riservata all’illuminazione della targa della vettura, mentre il funzionamento del display presente nell’abitacolo, che dialogherà con la centralina proprio grazie alla tecnologia wireless, sarà garantito tramite il collegamento con la presa dell’accendisigari.

I pareri circa questi sensori di parcheggio wireless, tuttavia, non sono propriamente positivi. Se da un lato, infatti, non sarà necessario forare i paraurti per procedere alla loro installazione, dall’altro sono meno precisi dei sensori tradizionali ed in alcune occasione può venire a mancare il segnale wireless impedendone l’utilizzo.

Una valida alternativa è data dai sensori di parcheggio elettromagnetici . Questi sono composti da una striscia adesiva che andrà posizionata all’interno del paraurti senza necessità di effettuare alcun tipo di foro.

La striscia adesiva, nel momento in cui si inserisce la retromarcia, viene attivata dalla centralina elettronica e genera un campo elettromagnetico . In presenza di ostacoli il campo elettromagnetico avvisa la centralina che successivamente attiverà il display luminoso.

Il costo di questi sensori di parcheggio elettromagnetici è superiore rispetto ad un dispositivo standard, ma il non dover praticare fori nel paraurti ripaga del prezzo di acquisto maggiore.

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06 12 2019
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