Blocco delle auto diesel: tutto quello che c'è da sapere

Il blocco auto diesel diventerà sempre più stringente nei prossimi anni. Vediamo quali città hanno imposto il blocco per tentare di migliorare la qualità dell’aria.
Il blocco auto diesel diventerà sempre più stringente nei prossimi anni. Vediamo quali città hanno imposto il blocco per tentare di migliorare la qualità dell’aria.

La lotta alle emissioni di PM10, soprattutto nelle grandi città, ha preso di mira le vetture alimentate a gasolio. Il blocco auto diesel , infatti, diventa ogni anno sempre più severo e sta impedendo ai proprietari di questa categoria di veicoli di accedere in zone sempre più ampie. Scopriamo nel dettaglio quali sono i vincoli stabiliti nel nostro territorio.

Blocco auto diesel 2020

Blocco auto diesel

Ormai non è più una novità. Nella maggior parte delle città italiane si sta combattendo una guerra contro le vetture maggiormente inquinanti, soprattutto quelle dotate di motori diesel. La qualità dell’aria in costante peggioramento e le sempre più stringenti normative europee stanno infatti costringendo molti proprietari ad abbandonare questa tipologia di vetture ed i costruttori ad orientarsi verso tecnologie ibride ed elettriche sempre più “green”.

Il blocco auto diesel è diventato di attualità a partire dal 2015, anno in cui è scoppiato lo scandalo dieselgate che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen. In quel periodo, infatti, l’EPA, l’agenzia americana per la protezione dell’ambiente, ha riscontrato la presenza di una tecnologia in grado di aggirare le normative ambientali sulle emissioni di NOx rendendo pubblica la vera natura inquinante di questa tipologia di alimentazione.

Il blocco si è così trasformato in una demonizzazione nei confronti di questa tipologia di motori e l’obiettivo è adesso quello della progressiva e totale eliminazione delle vetture diesel dalle strade a vantaggio di vetture dalle emissioni meno inquinanti.

Con l’introduzione delle nuove norme europee RDE (Real Driving Emissions), inoltre, è stata introdotta una stretta che mira ad un sostanziale blocco auto diesel dal 2020. Secondo queste normative, infatti, dallo scarico di queste vetture, oltre che da quelle alimentate a benzina ad iniezione diretta, non dovrà uscire più il particolato.

Al fine di ottenere dati sull’inquinamento quanto più reali possibili, la misura delle emissioni verrà rilevata anche in condizioni reali di guida su strada tramite particolari strumentazioni installate a bordo delle auto.

Le emissioni di NOx saranno misurate su strada e non potranno superare di 2,1 volte quanto certificato in laboratorio per ottenere l’omologazione Euro 6, mentre, entro gennaio 2020, questo valore verrà ulteriormente ridotto. Oltre alle norme RDE, poi, sono stati introdotti gli standard WLTP (Worldwide-harmonized Light vehicle Test Procedure) al fine di avvicinare i controlli eseguiti in laboratorio a quelli su strada così da avere rilievi quanto più veritieri possibili sulle emissioni.

Il blocco auto diesel 2020 impedirà a tutte le vetture di categoria Euro 0, 1, 2, 3 e 4 di circolare nei centri cittadini, mentre per le Euro 5 il divieto di circolazione scatterà dal 2022 e questo, di fatto, decreterà la fine di questa tipologia di motori.

In caso di violazione del divieto di circolazione il nostro Codice della Strada, all’articolo 7, prevede sanzioni importanti che vanno da un minimo di 84 euro sino ad massimo di 335. In caso di recidiva la sanzione può arrivare fino a 658 euro e nei casi più gravi si rischia anche la sospensione della patente per 30 giorni.

Blocco auto diesel Italia

Blocco auto diesel

Anche in Italia il blocco auto diesel si sta ampliando sempre di più ed i limiti alla circolazione di questo tipo di vetture stanno diventando sempre più severi. La guerra al diesel, inoltre, ha anche fatto registrare nel mese di giugno 2019 un sorpasso nelle vendite delle vetture a benzina rispetto a quelle alimentate a gasolio.

L’elevato traffico veicolare e l’innalzamento dei valori inerenti le polveri sottili hanno spinto le varie amministrazioni locali ad intervenire con provvedimenti che hanno vietato la circolazione alle vetture maggiormente inquinanti, prendendo di mira soprattutto le auto di motori diesel.

Vediamo come è stato affrontato il blocco auto diesel in città quali Torino, Milano e Roma. Nella capitale il sindaco Virginia Raggi ha già annunciato come nel 2024 tutte le vetture alimentate a gasolio non potranno più circolare.

Blocco auto diesel Torino

Blocco auto diesel

Il blocco delle auto a gasolio è entrato in vigore nel Comune di Torino grazie all’ordinanza n. 67 del 23/10/2018 con la quale è stata imposta una limitazione permanente della circolazione veicolare per i veicoli maggiormente inquinanti, mentre per le vetture di recente omologazione e meno inquinanti i divieti entreranno in vigore in maniera meno decisa e dilazionata nel tempo

Nel capoluogo piemontese è stato disposto un blocco permanente riservato alle vetture maggiormente inquinanti.

Nello specifico questo divieto riguarda tutti i veicoli adibiti al trasporto di persone aventi al massimo otto posti a sedere oltre il conducente e di tutti i veicoli adibiti al trasporto merci con omologazione Euro 0, mentre dal primo ottobre 2019 il blocco auto diesel è stato esteso anche alle vetture con omologazione Euro 1 adibite al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente ed adibiti al trasporto merci.

I diesel Euro 2 , invece, saranno interdetti dalla circolazione a partire dal primo ottobre 2020 purché siano installati su vetture adibite al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente oppure adibite al trasporto merci. Questa ordinanza, dunque, ha imposto un blocco a carattere permanente e con scadenze scaglionate nel tempo per quei veicoli più inquinanti ma non rientranti nella categoria Euro 0.

Nella medesima ordinanza, poi, sono stati introdotti divieti di circolazione a carattere temporaneo relativi alle vetture omologate Euro 1 ed Euro 2.

Nello specifico il divieto sarà applicato dalle ore 8.00 alle 19.00 dal lunedì al venerdì per tutti quei veicoli con omologazione uguale a Euro 1 e Euro 2 adibiti al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente, mentre questo divieto sarà applicato dalle ore 8.30 alle ore 14:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19.00 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì per i veicoli diesel adibiti al trasporto merci.

A partire dal primo ottobre 2019 il blocco auto sarà ampliato per i veicoli adibiti al trasporto merci con omologazione uguale a Euro 2. In questo caso il divieto scatterà dalle ore 8:00 per concludersi alle ore 19:00.

Analogamente, per il periodo dal primo ottobre al 31 marzo, il blocco sarà imposto dalle ore 8.00 alle 19.00 nei giorni feriali a tutti quei mezzi con omologazione Euro 3 adibiti al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente, mentre dalle ore 8.30 alle ore 14:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19.00, dal lunedì al venerdì, questo divieto verrà esteso ai  dei veicoli dotati di motore diesel adibiti al trasporto merci sempre con omologazione uguale a Euro 3.

Infine, a partire dal primo ottobre 2019 il divieto per i veicoli adibiti al trasporto merci con omologazione Euro 3 sarà ampliato ed entrerà in vigore dalle ore 8:00 sino alle ore 19:00, mentre dal primo ottobre 2020 questo blocco sarà esteso anche ai veicoli dotati di motore diesel omologati Euro 4 ed adibiti al trasporto di persone aventi al massimo 8 posti a sedere oltre il conducente e adibiti al trasporto merci.

Blocco auto diesel Milano

Blocco auto diesel

La lotta all’inquinamento dovuto ai motori a gasolio è stata presa molto seriamente dal Comune di Milano. Già negli scorsi anni era stato imposto il blocco auto diesel nella cosiddetta Area C, mentre da quest’anno è entrata in vigore l’Area B . Scopriamo di cosa si tratta.

L’Area B di Milano è la ZTL più grande d’Italia ed è entrata in vigore dallo scorso 25 febbraio. A partire dal 1° ottobre in quest’area è scattato il divieto di circolazione per alcune tipologie di veicoli diesel omologati Euro 4.

Nello specifico, le vetture interessate dal blocco sono: le Euro 4 diesel senza FAP, le Euro 3-4 Diesel con FAP di serie e campo V.5>0,0045 g/Km, le Euro 4 Diesel con FAP di serie e campo V.5 senza valore ed infine le Euro 0-1-2-3-4 Diesel con FAP after-market installato dopo il 31/12/2018 e classe di massa particolato pari almeno a Euro 4.

Gli orari per Milano sono i seguenti: dalle 7:30 alle 19:30, dal lunedì al venerdì, mentre le Euro 4 potranno circolare liberamente nelle giornate di sabato e domenica.

Il Comune di Milano ha previsto alcune deroghe per i cittadini residenti nelle zone interessate dell’Area B. Nello specifico questi soggetti avranno la possibilità di usufruire di 50 accessi in un periodo di tempo compreso tra il 1° ottobre 2019 e il 30 settembre 2020.

Quando questo periodo temporale sarà esaurito, nonostante il blocco auto diesel euro 4, sarà possibile accedere all’Area B grazie a dei permessi di 25 giornate per residenti ed imprese con sede operativa a Milano o di 5 giornate fino al 30 settembre 2020.

Anche i non residenti potranno usufruire di 50 accessi sino al 30 settembre 2020, di un successivo “bonus” di 5 accessi sino al 30 settembre 2020 ed infine di un “bonus” di 5 accessi con date ancora non comunicate dall’amministrazione.

Blocco auto diesel Lombardia

Blocco auto diesel

La Regione Lombardia , nel proseguire la sua campagna per il blocco auto diesel, è comunque intervenuta in soccorso di quei soggetti che non hanno la possibilità economica di acquistare una vettura nuova meno inquinante grazie al progetto MoVe-In.

Questo promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni degli autoveicoli attraverso il monitoraggio delle percorrenze, che tiene conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. Una scatola nera installata sul veicolo consente di rilevare le informazioni necessarie a tale scopo attraverso il collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata e abilitata a gestire le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti.

Il progetto MoVe-In prevede la possibilità di avvalersi di una deroga chilometrica che estende le limitazioni a tutti i giorni della settimana e a tutte le ore del giorno consentendo così di prevedere un risparmio di emissioni.

Questo risparmio emissivo viene trasformato in chilometri che possono così essere redistribuiti nell’arco della giornata e della settimana, rispetto a quelli attualmente percorribili agli autoveicoli limitati.

Questa deroga chilometrica prevede la possibilità di poter percorrere quando si vuole un numero di chilometri prefissato in base alla categoria e alla classe emissiva del veicolo, fino al termine dell’anno di adesione o all’esaurimento dei chilometri assegnati. Se i chilometri assegnati terminano prima dell’anno non sarà più possibile utilizzare il veicolo, nelle aree soggette a limitazione, fino alla scadenza dell’anno.

I Comuni, tuttavia, avranno la possibilità di emanare provvedimenti più restrittivi alla circolazione. Pertanto la deroga MoVe-In non consente di circolare, al momento, nelle zone a traffico limitato come l’Area B di Milano.

Blocco auto diesel Roma

Blocco auto diesel

Anche nella Capitale è in vigore un severo blocco auto diesel che nel 2024 porterà allo stop totale della circolazione dei veicoli alimentati a gasolio.

A partire dal primo novembre 2019 sarà invece impossibile circolare nella zona a traffico limitato dell’Anello Ferroviario per tutte le vetture diesel Euro 3, ovvero quelle immatricolate sino al 2006.

Il blocco riguarderà le vetture private , mentre per i veicoli adibiti al trasporto merci vi sarà il divieto di circolare nelle zone interessate dall’1 novembre 2019 al 31 marzo 2020 dal lunedì al venerdì, ad eccezione dei festivi infrasettimanali, nelle fasce orarie 7:30-10:30 e 16:30-20:30.

Il blocco che entrerà in vigore dall’1 novembre 2019, sarà poi esteso anche ad altre aree della città al di fuori della ZTL Anello ferroviario e coinvolgerà anche veicoli con altre tipologie di motorizzazioni.

Con questa decisione la Giunta capitolina vuole raggiungere l’obiettivo di azzerare la circolazione di vetture diesel entro il 2024. Ovviamente non sono mancate le polemiche da parte dei cittadini colpiti duramente da questo provvedimento, ma il Sindaco Raggi è andato avanti per la sua strada guardando anche ai dati forniti dalla Regione Lazio secondo i quali vi è stato un sensibile aumento negli ultimi due anni dei decessi legati a malattie dell’apparato respiratorio nella Capitale.

Diesel: conviene ancora?

diesel

Giunti al termine della analisi relativa al blocco diesel nelle principali città italiane, è arrivato il momento di rispondere alla domanda se l’acquisto di una vettura a gasolio possa essere consigliato o meno.

Considerando i divieti sempre più stringenti che in futuro vieteranno la circolazione a questa tipologia di vetture, e la rapida svalutazione del valore dell’auto dotata di questa motorizzazione, la risposta è no.

I vari costruttori stanno orientando i propri sforzi nella produzione di propulsori benzina, ibridi o elettrici in grado di ridurre notevolmente le emissioni e di pareggiare, per quanto possibile, la percorrenza chilometrica garantita dalle unità a gasolio.

Se in passato i motori diesel sono stati la scelta più logica per tutti quegli automobilisti alle prese con percorrenze annuali importanti, oggi il progresso tecnologico ha portato sul mercato propulsori altrettanto efficienti ma molto più puliti ed in grado di ridurre notevolmente i costi di gestione.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

04 11 2019
Link copiato negli appunti