Quando si parla di Elon Musk si pensa alle Tesla. L’eccentrico imprenditore statunitense, però, ha avuto (e continua ad avere) in garage anche vetture di marchi diversi dal suo. Sembrerà strano, ma nella rimessa del profeta della transizione ecologica ci sono vari mezzi col motore a scoppio, alcuni dei quali davvero sorprendenti. Roba quasi da non crederci.
La collezione del ricco uomo d’affari di origini sudafricane si apre con una nonnina: la Ford Model T del 1921. Potrebbe sembrare un controsenso, ma non è così. Un fil rouge collega infatti la storica torpedo alle sue auto elettriche : la dirompente carica di innovazione. Quella creatura del secolo scorso ha rappresentato infatti un punto di svolta nel comparto automotive, un po’ come oggi lo sono le Tesla con i loro cuori a batteria, gli aggiornamenti over-the-air e la guida autonoma.
La più bella vettura della collezione di Elon Musk è però una Jaguar E-Type Roadster del 1967, versione scoperta della creatura inglese che fece perdere la testa ad Enzo Ferrari. Poi c’è la Lotus Esprit del 1976, usata nel film “La spia che mi amava” della saga di 007. Si tratta dell’auto che, in una scena, assunse le sembianze di un sottomarino, per poi spuntare sulla spiaggia, fra lo stupore dei bagnanti. Roba da Hollywood. Più comuni la BMW 320i del 1978 e l’Audi Q7 del 2010.
Si torna a sognare con la magnifica McLaren F1 del 1997, regina assoluta della sua collezione. Oggi questo modello spunta cifre spaventose nelle aste internazionali e può competere, sul piano del valore di mercato, con auto storiche rare dei marchi più blasonati. Purtroppo, dopo un incidente, Elon Musk ha venduto il gioiello di Woking. Era il 2007. Molto coinvolgente anche la Porsche 911 Turbo del 2012, entrata nel suo cuore. Ottima la tempra della BMW M5 del 2021, sottoposta a una cura rinvigorente da Hamann. Nel garage del noto imprenditore statunitense, ovviamente, non potevano mancare le auto elettriche Tesla. Stiamo parlando delle varie Roadster, Model X , Model 3, Cybertruck e Model S.
12 09 2022