Tesla, ambientalisti bloccano la Gigafactory di Berlino

La Gigafactory Tesla nei pressi di Berlino è stata bloccata dal ricorso degli ambientalisti della Lega Verde: in ballo il disboscamento di 91 ettari di terreno, dei quali si chiede conto a Elon Musk.
La Gigafactory Tesla nei pressi di Berlino è stata bloccata dal ricorso degli ambientalisti della Lega Verde: in ballo il disboscamento di 91 ettari di terreno, dei quali si chiede conto a Elon Musk.

Non è semplice aprire un nuovo stabilimento se ti chiami Tesla, se il tuo brand è portatore di valori ecologici forti e se la prima cosa che hai bisogno di fare per insediarti è abbattere alberi. Potrebbe essere una battaglia demagogica quella che hai di fronte, ma è una battaglia che devi dimostrare di saper affrontare. Ed è questa la battaglia che Tesla si trova di fronte in Germania dopo i primissimi passi della nuova Gigafactory nei pressi di Berlino .

La Lega Verde ferma la Gigafactory Tesla

La guerra, a dire la verità, inizia tardi visto che parte degli alberi da difendere sono in realtà ormai abbattuti. In queste immagini una ripresa dall’alto che consente una comparazione diretta sulla zona, prima e dopo l’inizio del cantiere, testimoniando lo stato dei fatti all’atto della sospensione dei lavori:

Il sito è presso Grünheide, a pochi chilometri dalla capitale. A seguito del ricorso di una associazione di ambientalisti (Lega Verde di Brandeburgo), la Gigafactory è stata bloccata per ordine dell’Alta corte amministrativa di Berlino-Brandeburgo: la parte ricorrente ha così evitato che l’opera di disboscamento fosse completata, in attesa del pronunciamento definitivo della Corte. Formalmente le indagini dovranno verificare l’opportunità di disboscare 91 ettari di terreno (sul totale di 300 ettari acquistati al prezzo di 41 milioni di euro) e dovranno valutare le possibili ingerenze sulle falde acquifere.

Dietro questa battaglia ve ne sono in realtà molte altre, il che renderà l’apertura della “Giga Berlin” sicuramente al centro di grandi tensioni. Se Elon Musk cerca di disinnescare la polemica ricordando come tale foresta non sia naturale, ma in realtà coltivata per approdare alla produzione di carta e cartone, dall’altra ci sono gli occhi interessati del mondo automotive tedesco, minacciato da vicino dall’intromissione del numero uno dei nemici del settore.

Per Berlino, però, il progetto è fortemente ambizioso in virtù dei posti di lavoro offerti ed in relazione alle potenzialità che uno stabilimento simile può accendere negli anni a venire. L’obiettivo di Tesla era quello di avviare la Gigafactory entro pochi mesi, così da arrivare quanto prima all’obiettivo delle 500 mila vetture elettriche prodotte e distribuite.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

18 02 2020
Link copiato negli appunti