Tesla richiama 135000 Model S e Model X: problemi di memoria

Tesla ha richiamato oltre 135 mila vetture per la sostituzione di una memoria eMMC giunta al termine del proprio ciclo di vita, cosa che comporta possibili problemi di sicurezza alla guida.
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Tesla ha richiamato oltre 135 mila vetture per la sostituzione di una memoria eMMC giunta al termine del proprio ciclo di vita, cosa che comporta possibili problemi di sicurezza alla guida.

Tesla ha annunciato un’azione di recall delle proprie vetture comunicando allo US Department of Transportation l’intenzione di richiamare una serie di Model S e Model X al fine di prevenire possibili problemi nelle funzionalità del veicolo. Medesimo avviso è presente anche sul sito del supporto italiano, il che apre pertanto anche al nostro Paese la procedura.

Tesla richiama 135 mila vetture

Complessivamente sarebbero circa 135 mila le vetture Tesla interessate dal problema e nella fattispecie:

Il problema sarebbe relativo alla memoria NAND di tipo eMMC da 8GB inclusa nel touchscreen , la quale sarebbe giunta alla fine del suo naturale ciclo vitale. Questo elemento, sia pur se insito nella durabilità della componente (e dunque non legato a qualsivoglia problema tecnico effettivo) scatena però una serie di pericolose conseguenza di cui i proprietari delle auto in questione non avevano consapevolezza.

Siamo a conoscenza di malfunzionamenti in alcune delle nostre vecchie MCU dovuti all’usura accumulata sull’eMMC da 8 GB presente sui veicoli Model S e X prodotti prima di marzo 2018. L’eMMC da 8 GB supporta il display centrale del veicolo e un suo malfunzionamento potrebbe dar luogo a un’indisponibilità permanente del display centrale, che non riprende a funzionare dopo aver riavviato il touchscreen, alla perdita di alcune funzionalità e/o alla visualizzazione di un’avvertenza che segnala un deterioramento del dispositivo di memorizzazione

La sostituzione della memoria, insomma, consente di evitare problemi con la videocamera posteriore, con il sistema di sbrinamento dei cristalli, con l’uso degli indicatori di direzione e altro ancora. Una semplice memoria, insomma, avrebbe potuto mettere a rischio il filesystem e portare anche ad un aumentato rischio di incidenti.

Da quanto risulta, questa condizione non ha provocato lesioni o incidenti. Un malfunzionamento a causa dell’usura accumulata potrebbe dar luogo a un’indisponibilità permanente del display centrale, che non riprende a funzionare dopo aver riavviato il touchscreen o alla visualizzazione di un’avvertenza che segnala un deterioramento del dispositivo di memorizzazione e suggerisce di contattare l’assistenza. In caso di malfunzionamento dell’eMMC, la guidabilità del veicolo non è compromessa: non vi sono effetti su accelerazione, frenata o sterzo, ma se la versione software del veicolo è precedente alla 2020.48.12 e l’eMMC non funziona correttamente, si potrebbe perdere l’accesso alla visualizzazione delle immagini della telecamera posteriore, gli indicatori di direzione esterni potrebbero non funzionare correttamente dopo il malfunzionamento e potrebbero verificarsi problemi di accesso ai controlli di disappannamento e sbrinamento del parabrezza.

I proprietari saranno individualmente avvisati e le auto potranno essere portate in assistenza a partire dal 30 marzo 2021. L’intervento sarà tanto di tipo hardware che di tipo software: il primo è necessario per la sostituzione della memoria, il secondo per calmierare i problemi di sicurezza legati a disfunzioni di questo tipo:

La prima parte della soluzione consiste nell’assicurare che i clienti installino il software 2020.48.12 o una versione più recente per risolvere tutti i potenziali problemi di sicurezza. La seconda parte consiste nell’effettuare proattivamente e gratuitamente l’upgrade della memoria di archiviazione disponibile sul veicolo, da 8 GB a 64 GB.

Qui tutti i dettagli. Su questa pagina , invece, è possibile verificare se il proprio veicolo sia interessato: è sufficiente indicare il proprio codice a 17 cifre del Vehicle Identification Number (VIN). Tesla si era inizialmente dimostrata riluttante ad un intervento massivo di correzione, ma le autorità USA sono state irremovibili: il gruppo ha infine portato avanti l’annuncio di propria sponte, promettendo inoltre pieno rimborso a quanti avevano già sostenuto la spesa di sostituzione in proprio.

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03 02 2021
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